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FUNGHI PRIMAVERILI
Ai primi tepori della primavera, si sviluppano specie fungine molto interessanti, dalle piu' note morchelle alle particolari disciotis venosa. In questa sezione troverete una raccolta delle specie primaverili, presenti in gran parte anche in provincia di Belluno, suddivise in ascomiceti e basidiomiceti.
ASCOMICETI E BASIDIOMICETI
I primi studiosi che usarono il microscopio per studiare e conoscere meglio i funghi, rilevarono elementi importantissimi, in particolare nell'imenio: scoprirono l'esistenza dei basidi e degli aschi, ovvero degli organi che permettono già una prima grossa differenziazione sul modo di produrre le spore. Su questa base viene fatta la grande differenziazione sistematica in Ascomycetes e Basidiomycetes.
I funghi appartenenti ai Basidiomycetes formano le spore su particolari supporti (gli sterigmi), che si sviluppano sulla parte apicale di elementi generalmente più o meno claviformi detti basidi; questo termine deriva dalla parola latina basìdium che significa piccolo supporto, piedistallo.
Gli Ascomycetes, invece, producono le spore all'interno di "astucci" normalmente di forma allungata, chiamati aschi, (dal greco, askòs, piccolo sacco, otre). Per questi motivi le spore degli Ascomiceti sono definite anche endospore, mentre quelle dei Basidiomiceti sono esospore.
Ai Basidiomiceti appartengono tutte quelle specie che hanno la forma classica del fungo, ossia possiedono un gambo e un cappello sulla cui parte inferiore trova posto l'imenoforo, formato da lamelle, da tuboli (e pori) o da aculei; altri Basidiomiceti hanno forme diverse: a mensola, crostosi, globosi o gelatinosi.
Il modello degli Ascomiceti più noti e visibili, quelli identificati dal nome Discomiceti è invece un fungo a forma di coppa più o meno profonda, di consistenza ceracea di cui l'imenoforo (liscio) ne riveste la superficie interna: anche in questo caso, con le dovute eccezioni, poiché ne esistono numerosi che possiedono forma o consistenza del tutto diverse.
La presenza di aschi o di basidi non è comunque l'unica differenza tra le due classi fungine: ne esistono altre, di carattere anche filogenetico: una, e non ultima, il meccanismo di produzione dei carpofori.
Foto 1-
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Vediamo ora in dettaglio le specie che si possono ritrovare in primavera.
ASCOMICETI
CIBORIA AMENTACEA (Balb.) Fuckel
Su amenti femminili guasti di Alnus, in luoghi umidi ed ombrosi, ritroviamo questa specie con ascoma sotto forma di apotecio stipitato, cupolato, dapprima semichiuso, poi più aperto. Presenta un imenoforo liscio, ocra o ocra-
CIBORIA RUFOFUSCA (O. Weberb.) Sacc.
Nei boschi di conifere, singoli o in gruppetti, si possono ritrovare esemplari di Ciboria rufofusca su scaglie di coni di Picea Abies, soprattutto in zone umide. A forma di calice cupolato o subturbinato da giovane, più disteso in seguito, raggiunge un'altezza complessiva di 30 mm per un diametro di 15 mm. Le colorazioni sono su tonalità brunastre in tutte le parti del fungo. L'imenoforo è liscio all'interno e la superficie esterna è ricoperta da una pruina biancastra detersile. La carne è ceracea e fragile, color bianco-
DISCINA ANCILIS (Pers.) Rhem
Specie lignicola, che si sviluppa su legni in avanzato stadio di decomposizione; si presenta in forma discoidale più o meno irregolarmente involuta e con vistose venature in superficie; può raggiungere e superare i 10 cm di diametro.
DISCINA GIGAS (Krombh.) Eckblad
Specie primaverile non comune, che si presenta singola o in piccoli gruppi nei boschi montani radi, in genere sotto conifere, tra l’erba; può raggiungere dimensioni notevoli, fino a 15 cm di diametro e di altezza.
DISCIOTIS VENOSA (Pers.) Boudier
Presenta una forma concava e successivamente più aperta, con una superficie imeniale fortemente rugosa e venata. Il colore varia dal bruno chiaro al bruno scuro, mentre la superficie esterna è di color bianco crema, leggermente furfuracea. Presenta un gambo cortissimo, spesso profondamente infisso nel suolo e si trova spesso ai margini dei boschi tra l'erba. Tratto caratteristico è il tipico odore di cloro che emana la sua carne bianca molto fragile. Di commestibilità ignota, non essendo noti i suoi contenuti chimici.
DUMONTINIA TUBEROSA (Bull. & Ventenat. : Fr.) L.M.Kohn
Specie a forma di coppa con un lungo piede che termina con uno sclerozio, dal quale possono uscire più esemplari. La superficie interna si presenta di un colore bruno-
ENCOELIA FURFURACEA (Roth : Fr.) P. Karst.
Frequente soprattutto su rami di Corylus morti, ma ancora in piedi e corticati, si scorgono piccoli gruppi di individui ravvicinati o appressati, con apotecio sessile irregolare e chiuso, dotato di un solo foro apicale. A maturità, a partire dal foro stesso, si ha una lacerazione sempre più ampia che renderà il ricettacolo di aspetto più o meno discoide o leggermente cupolato, con orlo "stellato". Di colore bruno-
GEOPORA SUMNERIANA (Cooke) M.Torre
Nelle prime fasi di fruttificazione, si presenta come un globo seminterrato, con la superficie esterna feltrata e di colore bruno, poi si apre ed acquista la forma di una corona con lembi triangolari, internamente lisci e color crema. Per le sue notevoli dimensioni (fino a 80-
GYROMITRA ESCULENTA (Pers. : Fr.) Fr.
Mitra rotondeggiante, cerebriforme, con un diametro che varia da 70 a 130 mm, di colore bruno-
HELVELLA ACETABULUM (L. Fr.) Quél.
Presenta una forma di coppa di 30-
HELVELLA LEUCOMELAENA (Pers.) Nannf.
Questa specie presenta un apotecio a forma utriforme, essendo spesso è schiacciata ai margini, ed è caratterizzata da una colorazione nerastra nella parte interna, mentre la superficie esterna è nera che sfuma in bianco scendendo verso il gambo. Si trova abitualmente ai margini dei sentieri, su terreni sabbiosi, anche in zone di litorale. Per quanto riguarda la commestibilità, si ritiene sospetta per il suo possibile contenuto in giromitrina e che, pertanto, possa provocare sindrome giromitrica.
HELVELLA SOLITARIA P. Karst. ss. Dissing
L'apotecio ha una forma di coppa schiacciata, compressa lateralmente, con una superficie imeniale liscia e bruna scura. Esternamente è più chiara, bruno-
HUMARIA HAEMISPHAERICA (F.H. Wigg. : Fr.) Fuckel
Specie terricola, a volte presente su detriti legnosi anche bruciati, che forma delle piccole coppe regolari chiare internamente, color bianco-
LACHNELLULA WILKOMMII (Hartig) Dennis
In gruppi su legni di Larix in disfacimento, più raramente anche su altre conifere, questa specie presenta un apotecio di circa 4 mm di diametro, brevemente stipitato, caliciforme, talora compresso lateralmente. L'imenoforo è liscio, giallo tuorlo, con una superficie esterna bianca, ricoperta di peli bianchi. Anche l'orlo è peloso e tende a involvere con tempo asciutto.
MORCHELLA CRASSIPES (Vent.) Pers.
Mitra tendenzialmente arrotondata di dimensioni medie di 80-
MORCHELLA ELATA Fr. : Fr. (= Morchella deliciosa Fr. : Fr. )
Specie primaverile commestibile e ricercata, dai colori bruno-
MORCHELLA ESCULENTA (L.) Pers.
Specie primaverile commestibile e ricercata, che cresce in gruppi, talvolta numerosi, soprattutto nei boschi di latifoglie; presenta forma globosa irregolare, a volte oblunga, con alveoli profondi piuttosto ampi, di color bruno-
MORCHELLA GIGAS (Batsch) Pers.
Specie commestibile e ricercata. Cresce in piccoli gruppi su terreno sabbioso o sabbioso-
PSEUDOPLECTANIA MELAENA (Pers. : Fr.) Sacc.
Cresce in primavera su legno marcescente di Picea Abies ed è esteriormente identica alla Pseudoplectania Nigrella, solo possiede peli lunghi e setati e dei colori superficiali interni dell'apotecio più chiari, quasi metallici.
PSEUDOPLECTANIA NIGRELLA (Pers. : Fr.) Fuckel
Fungo che si sviluppa sui tappeti di muschi che ricoprono i ceppi di conifere montane, a volte anche su terreni umidi; presenta una struttura cupolata, con un imenoforo liscio più o meno opaco, bruno-
SARCOSCYPHA AUSTRIACA (Beck ex Sacc.) Boud.
Sui rami caduti nei boschi di latifoglia, possiamo trovare questo fungo di un colore rosso scarlatto all'interno e bianco sporco all'esterno, caratterizzato da un apotecio di 10-
SARCOSPHAERA CORONARIA (Jacq.) Boud.
Di regola e tradizionalmente ritenuta VELENOSA, soprattutto da cruda, molti sostengono contenga giromitrina, viste le caratteristiche delle intossicazioni che provoca (gastroenterite grave e disturbi neurologici). Facilmente riconoscibile per la sua forma caratteristica, presenta un apotecio globoso, seminterrato e cavo che, maturando, si apre formando una sorta di corona composta da lembi triangolari. La superficie interna è lilla-
VERPA BOHEMICA (Krombh.) J. Schröt.
Specie commestibile, spesso scambiata per una morchella, ma che presenta la mitra libera; cresce in piccoli gruppi in luoghi umidi, su terreno sabbioso o sabbioso-
VERPA CONICA (O.F.Müller : Fr.) Swartz
Specie commestibile, con mitra libera, quasi liscia, e gambo cilindrico, cavo, molto allungato; cresce in piccoli gruppi in luoghi umidi, generalmente presso latifoglie.
BASIDIOMICETI
AGROCYBE PRAECOX (Pers. : Fr.) Fayod
Specie saprotrofa piuttosto diffusa; compare già in primavera isolata o in piccoli gruppi, sia sulla lettiera, nei boschi, sia in parchi e giardini, su residui legnosi e fogliame; rinvenuta su lettiera in un bosco di Fagus e Abies; commestibile, di scarso valore.
AMANITA VERNA (Bull. : Fr.) Lamarck
Nota specie VELENOSA MORTALE con le stesse caratteristiche dell'Amanita Phalloides, si trova in primavera principalmente sotto latifoglie. Il cappello emisferico, parabolico, poi piano, leggermente viscoso, di colore bianco come tutto il resto del carpoforo. Una caratteristica importante per riconoscere tale specie, è la presenza del margine liscio del cappello. Le lamelle sono libere al gambo e provviste di numerose lamellule. Il gambo è ricoperto da una leggera pruina e si ingrossa progressivamente verso la base. La volva è membranosa, chiusa sul bulbo.
CALOCYBE GAMBOSA (Fr.) Donk
Specie commestibile non rara, ma molto ricercata; si presenta in gruppi più o meno numerosi o in file o cerchi, sia nei boschi radi, sia in prati e pascoli; la carne emana un forte odore di farina fresca.
CLITOCYBE PRUINOSA (Lasch) P. Kumm.
Anche sotto la neve, nei boschi misti di conifere, in primavera troviamo questo fungo di colore grigio-
CLITOCYBE SINOPICA (Fr. Fr.) P. Kumm.
Specie piuttosto rara, che cresce nei boschi di conifere e misti; è caratterizzata dalla colorazione mattone o bruno-
CLITOCYBE VERMICULARIS (Fr.) Quél.
Conosciuta anche come Clitocybe dei larici, è tipica dei boschi di conifere. Molti autori la ritengono commestibile anche se non sono noti i suoi contenuti chimici. Il cappello, prima si presenta convesso, depresso al centro, poi anche un po' infundibuliforme, con superficie liscia, leggermente viscosa per l'umidità. I colori variano dall'ocra, al mattone, al bruno-
ENTOLOMA APRILE (Britzelm.) Saccardo
Il cappello presenta un colore che varia dal grigio-
ENTOLOMA CLYPEATUM (L.) P. Kumm.
Il cappello si presenta dapprima campanulato, poi piano, umbonato di colore bruno o fuliggine, a volte grigio chiaro, ricoperto da fibrille radiali consistenti e piu' scure; con il clima secco presenta un aspetto lucido. Le lamelle sono adnate e decorrenti per un dentino, prima biancastre poi rosa e piuttosto larghe. Il gambo è leggermente ingrossato alla base, grigiasrto e fibrilloso. Gregario o cespitoso, è molto frequente sotto rosacee e alberi da frutta.
ENTOLOMA HIRTIPES (Schummach.:Fr.) M.M.Moser
Questa varietà di entoloma si può trovare sia sotto latifoglie sia sotto conifere. Presenta un cappello conico-
ENTOLOMA SAUNDERSII (Fr.) Sacc.
Questo carpoforo persenta un cappello emisferico-
ENTOLOMA SEPIUM (Noulet & Dassier) Richon & Roze
Lungo le siepi, a volte anche nei giardini, sotto le rosacee, possiamo trovare esemplari di questa specie micologica. Presenta un cappello con un accenno di umbone, prima conico-
GYMNOPUS AQUOSUS (Bull. : Fr.) Antonìn & Noordel.
Da aprile a giugno possiamo trovare, sotto conifere in presenza di terreni grassi e umidi, questa specie micologica di colore giallo pallido quasi bianco che, per le sue caratteristiceh igrofane, diventa ocra in presenza di umidità. Il gambo è giallastro e schiarisce verso la sommità, mentre la base si presenta un po' bulbosa con micelio rosa-
GYMNOPUS HARIOLORUM (Bull. : Fr.) Murrill
Per tradizione micologica, questo fungo è considerato VELENOSO, anche se non sono ben noti i suoi contenuti chimici: alcuni autori lo considerano semplicemente non commestibile. Si trova su tappeti di foglie di faggio oppure quercia, sempre gregario, con un cappello campanulato all'inizio, poi convesso-
HYDROPUS SUBALPINUS (Hönel) Singer
Sui rami di faggio possiamo ritrovare questo fungo dalla forma conica poi campanulata con un piccolo umbone piuttosto appuntito. Presenta delle colorazioni giallo-
HYGROPHORUS MARZUOLUS (Fr.) Bres.
Fungo molto ricercato e difficile da individuare, fa capolino a volte ancora tra la neve, nelle prime giornate tiepide di primavera. Sotto aghifoglie e latifoglie, con portamento seminterrato, si mostra con un cappello piuttosto carnoso, di colore grigio metallico, spesso grigio piombo con zone più chiare. Le lamelle sono piuttosto fitte, decorrenti ed attenuate sul gambo, prima bianche, poi grigiastre. Il gambo è caratterizzato da un colore bianco che vira al grigiastro, pruinoso verso l'alto. Considerato un buon commestibile.
HYPHOLOMA CAPNOIDES (Fr.: Fr.) P. Kumm.
Chiamato anche Ifoloma fumoso per le sue caratteristiche lamelle color grigio fumo, questa specie micologica si trova spesso su tronchi di aghifoglie. Il cappello semigloboso prima, convesso-
LENTINUS CYATHIFORMIS (Schaeff. : Fr.) Bres.
Su legno di latifoglie si trova questa specie appariscente, praticamente inconfondibile per la forma ed il colore del cappello, nonchè per le lamelle strette notevolmente decorrenti e seghettate. Sodo e carnoso, il cappello è inizialmente convesso, poi appianato-
LENTINUS LEPIDEUS (Fr. : Fr.) Fr.
Isolato o gregario, si ritrova su legno morto di conifere, (Larice, Abete rosso, Pino), con un cappello carnoso, da convesso ad appianato, talvolta un po' depresso al centro; la superficie è asciutta, opaca, di color bianco-
LENTINUS TIGRINUS (Bull. : Fr.) Fr.
Su tronchi di latifoglie, e principalmente pioppi e salici, troviamo in primavera questo fungo dal cappello convesso che acquista poi una forma decisamente imbutiforme, sostenuto da un gambo normalmente un po' curvo, coperto da fioccosità nero-
MELANOLEUCA COGNATA (Fr.) Konrad & Maubl.
Specie non molto comune, che cresce nei boschi e prati di montagna; si riconosce dal colore delle lamelle, che hanno colorazioni da ocra-
MYCENA PLUMIPES (Kalchbr.) P.A.Moreau
Sugli strobili caduti di abete rosso, già in primavera troviamo gruppi di questo fungo dal cappello conico-
PANUS CONCHATUS (Bull.: Fr.) Fr.
Abbastanza comune, questo fungo si sviluppa su ceppi di latifoglie, ma anche di conifere; abbastanza comune nelle stazioni di crescita, caratterizzato da un cappello coriaceo , inizialmente convesso, poi depresso, di forma semicircolare ed asimmetrico. Il margine è dapprima involuto, poi incurvato verso il basso ed ondulato. Con l'età, il margine si fessura e l'intera superficie si screpola, soprattutto col secco. Il colore è lilla-
POLYPORUS ALVEOLARIS (DC. : Fr.) Bondartzev & Singer
Fungo annuale che cresce su tronchi di latifoglia, caratterizzato da un cappello reniforme, con orlo a lungo involuto, poi a maturità più disteso, e con una superficie a squame appressate disposte radialmente, di colore fulvo-
POLYPORUS CILIATUS Fr.
Specie presente su legni morti di latifoglie, è un fungo caratterizzato da un cappello sottile, prima convesso, poi appianato, talvolta un po' depresso e con margine sinuoso: la superficie è ricoperta da squamette filamentose, disposte radialmente, di colore bruno-
POLYPORUS SQUAMOSUS (Huds.) Fr.
Su tronchi di latifoglie, dalla primavera, cominciano ad apparire dei corpi fruttiferi di notevoli dimensioni (100-
PSATHYRELLA CANDOLLEANA (Fr.) Maire
In prossimità di legni interrati o di ceppi, si puo' ritrovare questa specie dal cappello campanulato, provvisto di squame minute e fugaci color miele e, a maturità, si apre mostrando un disco centrale del colore originario e verso il margine le squame ormai diventate quasi bianche. Sull'orlo porta i resti del velo appendicolato, di colore bianco, membranoso. Le lamelle sono molto fitte, prima biancastre, poi violetto-
STROBILURUS ESCULENTUS (Wulfen : Fr.) Singer
Sugli strobili di peccio, Picea excelsa, si ritrova uno dei primi funghi di primavera, dalla taglia abbastanza minuta, con un cappello grigio scuro di dimensioni tra i 10 ed i 25 mm, prima convesso, poi appianato, provvisto di un leggero umbone. Le lamelle sono bianche, tendenti al grigiastro, ed un gambo che rimane bianco sotto le lamelle mentre, per la restante parte, assume tonalità giallo-
STROBILURUS TENACELLUS (Pers. : Fr.) Singer
Questa specie si ritrova sempre in corrispondenza di uno strobilo di pino, anche insinuato nel terreno. La parte bassa del gambo è coperta da villosità e presenta tonalità ocra-
BIBLIOGRAFIA.
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